Cos’è il Trattamento di Fine Mandato?
Il Trattamento di Fine Mandato, conosciuto anche come Indennità di Cessazione di Carica, è un accantonamento annuo a favore degli amministratori di società, da erogarsi alla cessazione del rapporto. Può essere comparato per analogia al Trattamento di Fine Rapporto dei lavoratori dipendenti, ma a differenza di quest’ultimo (disciplinato dall’art. 2120 del Codice Civile) non esiste un articolo del Codice Civile che ne stabilisca l’obbligo di applicazione o l’esatto ammontare. La sua determinazione di conseguenza è lasciata all’autonomia contrattuale delle parti (come ribadito anche dalla recente sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Lecco, n. 164 dell’11 luglio 2017), pur dovendosi basare su criteri di congruità rispetto alla specifica realtà aziendale, quali il volume di affari, la complessità della gestione societaria, etc.
  
Tassazione in capo alla società
La deducibilità del TFM trova trattazione nell’art. 105 del TUIR, che regola la disciplina degli accantonamenti TFR, ex art. 2117 c.c. e che ne stabilisce la deducibilità secondo il criterio di competenza, in misura pari alla quota maturata nell’esercizio attraverso l’apposito accantonamento in bilancio.
A tal riguardo però l’Agenzia delle Entrate (Risoluzione n. 211/E/2008) distingue due ipotesi opposte, ritenendo che il trattamento fiscale del TFM sia diverso a seconda che il diritto all’indennità risulti o meno da atto avente data certa, antecedente all’accettazione dell’incarico da parte dell’amministratore.:

a) In presenza di un atto con data certa anteriore all’inizio del mandato che attribuisce all’amministratore il diritto all’indennità, gli stanziamenti al fondo TFM si deducono per competenza ex art. 105 comma 4 del TURI;
b) In assenza di un atto con data certa anteriore all’inizio del mandato, si estende al TFM il principio di cassa ex art. 95 comma 5 del TUIR, e la deduzione avverrà con l’effettiva corresponsione, determinando una consequenziale variazione in aumento degli accantonamenti effettuati nei diversi esercizi.

E’ quindi consigliabile, in caso di deduzione per competenza, sottoporre all’assemblea la nomina dell’amministratore e la corresponsione del TFM dandone data certa con la modalità ritenuta più opportuna (es. atto notarile, PEC, registrazione del verbale presso l’Agenzia delle Entrate ecc.).
  
Tassazione in capo all’amministratore
Come per la società, anche per l’amministratore si verificheranno le due ipotesi:
a) In presenza dell’atto con data certa l’amministratore può optare per la tassazione separata, nell’esercizio di percezione, ex art. 17, comma 1 lett c) del TUIR
b) In assenza dell’atto con data certa la tassazione è per cassa al momento dell’effettiva erogazione

Vincenzo D’Anzica
Dottore Commercialista e Revisore Contabile

2 risposte

  1. Si può ritenere rispettato l’anteriorità dell’inizio del rapporto avente data certa qualora l’ amministratore di una Sas sia nominato contestualmente con l’atto pubblico che determina la nascita della società e la cui indennità di fine mandato sia prevista statutariamente e quantificata successivamente con delibera assembleare anch’essa avente data certa?
    Grazie

    1. Purchè si rispettino i caratteri della congruità e della proporzionalità alla realtà aziendale, non essendo definiti nel C.C. nè l’ammontare nè l’obbligo di applicazione.

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