La Legge di Bilancio 2023 ha innalzato la soglia di utilizzo di denaro contante a 5.000 euro. Cosa cambia per Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche?

Con decorrenza dal Primo gennaio 2023, come previsto dall’articolo 1, comma 384, della Legge n. 197 del 29.12.2022 (Legge di Bilancio 2023), entra in vigore la nuova più elevata soglia di limitazione dell’utilizzo del denaro contante, per cui saranno vietati i pagamenti in denaro contante e i trasferimenti di titoli al portatore per un ammontare complessivamente pari o superiore ad euro 5.000. L’utilizzo del contante dal 1° gennaio 2023 è stato dunque consentito fino ad importi di 4.999,99 euro, con un aumento di 3.000 euro rispetto alla precedente soglia fissata a 1.999,99 euro per il 2022.

Il divieto sussiste indipendentemente dalla natura lecita o illecita dell’operazione alla quale il trasferimento si riferisce. Si tratta, infatti, di un illecito oggettivo, in cui non rilevano – per la sussistenza della violazione – le ragioni che hanno determinato il trasferimento dei valori.

Come spesso accade, presidenti e amministratori di soggetti sportivi sono continuamente di fronte a dubbi in materia di pagamenti e utilizzo di moneta contante nella gestione dei sodalizi che rappresentano. Ebbene, per tali soggetti nulla è cambiato e non bisognerà assolutamente considerare la nuova soglia stabilita dalla Legge di Bilancio.

Rimane infatti fermo l’obbligo per le ASD e SSD di eseguire i pagamenti e gli incassi, se di importo pari o superiore a 1.000 euro, tramite conti correnti bancari o postali ovvero secondo altre modalità (carte di credito, bancomat, ecc) idonee a consentire all’amministrazione finanziaria lo svolgimento di efficaci controlli (art. 25, co. 5, L. 133/1999).

Il mancato rispetto della norma comporta oggi il “solo” pagamento di una sanzione amministrativa da 250 a 2.000 euro. Dal 01.01.2016, infatti, la violazione della norma non comporta più la decadenza dalle agevolazioni previste dalla L. 398/1991. Ricordiamo inoltre che la tracciabilità dei pagamenti si applica a tutte le ASD e SSD anche a quelle non in regime di L. 398/1991.

I casi più ricorrenti in cui si verificano i principali problemi riguardano il pagamento dei tecnici e l’acquisto di attrezzatura o materiali di non modico valore. Nel primo caso, il tecnico rilascia all’atto del pagamento una quietanza, nella quale sono riportati importi e modalità di pagamento, per cui l’elusione del limite sarebbe immediatamente accertabile. Nel secondo caso invece si ricorre spesso al frazionamento del pagamento. Quest’ultimo, tuttavia, è vietato dalla legge, a meno che non risulti da appositi accordi commerciali e soprattutto non sia attuato esclusivamente per eludere il limite dei 999,99 euro per i sodalizi sportivi. In caso di accertamento sarà infatti onere delle strutture dimostrare che non si tratta di pratica scorretta.

Vincenzo D’Anzica

Dottore Commercialista e Revisore Contabile

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *