Il quesito:
Sono il Presidente di un’associazione sportiva dilettantistica, posso percepire compensi come istruttore essendo in possesso dei diplomi nazionali di discipline riconosciute dal CONI?
Risposta:
Gentile lettore, la risposta va trattata in maniera larga e dettagliata, vediamo perché.
Un vincolo cardine per lo sport dilettantistico è l’assenza di fine di lucro, come disciplinato dall’art. 90, comma 18 della Legge 289/2002 in tema di previsione dei contenuti minimi dello statuto degli enti non commerciali. Conseguenza diretta di questa previsione è l’impossibilità di distribuzione diretta o indiretta degli utili. Qualora infatti vi fosse tale distribuzione, l’associazione si tramuterebbe in un soggetto con scopo di lucro, con immediato disconoscimento di qualsiasi agevolazione e col recupero delle somme incassate a tassazione da parte di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza.
La nostra stella polare dovrà essere l’art. 10, comma 6 del D. LGS. N. 460 del 1997 poiché viene fatta chiarezza sulla distribuzione degli avanzi di gestione (si chiamano avanzi/disavanzi e non utili/perdite nelle associazioni!!!) agli organi direttivi (non solo quindi al Presidente). Se lo statuto lo stabilisce, il Presidente potrà percepire compensi purchè disciplinati dagli articoli 67 e 69 del TUIR, ovvero:
– Indennità di carica, fino al tetto massimo previsto per i presidenti dei collegi sindacali selle S.p.A.
– Indennità di trasferta, compensi e premi connessi all’attività sportiva
Tali compensi potranno essere erogati o come redditi diversi entro la franchigia dei 10.000 euro, o come prestazioni occasionali, che ricordiamo non possono superare i 30 giorni e i 5.000 euro lordi per percipiente. A tali compensi occasionali andrà applicata la ritenuta d’acconto pari al 20%. Starà all’associazione stabilire quale delle due forme prediligere, ma si può riassumere la scelta affermando che le prestazioni occasionali vadano predilette per quei compensi non rientranti nell’attività tipica sportiva, ad esempio quelle gestionali o di manodopera, oppure quando la prestazione non venga svolta in modalità dilettantistica bensì professionale.
Dunque, per concludere, la risposta è affermativa e lei potrà percepire compensi.
Vincenzo D’Anzica
Dottore Commercialista e Revisore Contabile
Buongiorno sono la Presidente di una ASD, in che modo posso ricevere un compenso come Istruttrice e va dichiarato in un foglio apposta e com’è il fac simile.
Grazie
Gentile lettrice, può percepire i compensi e certificarli tramite apposita ricevuta ed autocertificazione dell’ammontare annuo. La invitiamo a contattarci ai nostri recapiti per approfondimenti.
Buongiorno, sono il presidente di una Asd , con la stessa ho una lettera d’incarico come istruttore sportivo ,avendo regolare tesserino Coni, il periodo va dal dall 07/01/2020 al 30/12/2020 con un rimborso spese forfettario di euro 5000,00 con pagamento a fine prestazione.
Premetto che la lettera d’incarico è firmata da me come Presidente che come accettazione dell’incarico.
Posso usufruire dei 600,00 euro previsti con le ultime direttive in tema “Cura Italia”
Grazie anticipatamente per la Vs cortese risposta.
Gentile lettore, se non è percettore di altri redditi può presentare la domanda senza impedimento alcuno in quanto essa è rivolta ai collaboratori sportivi, a nulla rileverà l’eventuale copertura di altre cariche.
Salve, sono il vicepresidente di una ASD, vorrei diventarne il presidente.
Oltre a questo sono l’unico istruttore presente, quindi se come presidente e allenatore posso percepire compenso sportivo, le lettere d’incarico le firmo io o il direttivo?
Mi sembra strano darmi i compensi da solo
Il Presidente rappresentante dell’ente sportivo firma il contratto alla persona fisica che ricoprirà il ruolo di tecnico, che tali figure coincidano non è assolutamente un problema, non è competenza delle altre cariche l’apposizione di firma a meno che non vengano espressamente delegate in apposito verbale.