Con la Riforma dello Sport addio ai contanti per le retribuzioni dei lavoratori sportivi, anche per importi inferiori ai 1.000 euro

L’entrata in vigore della Riforma dello Sport dal 1 luglio 2023 ha portato, tra le tante novità, anche l’estensione ai lavoratori sportivi delle disposizioni della legge n. 205/2017. In particolare, l’art. 1 comma 910 recita:

A far data dal 1° luglio 2018 i datori di lavoro o committenti corrispondono ai lavoratori la retribuzione, nonché ogni anticipo di essa, attraverso una banca o un ufficio postale con uno dei seguenti mezzi: a) bonifico sul conto identificato dal codice IBAN indicato dal lavoratore; b) strumenti di pagamento elettronico; c) pagamento in contanti presso lo sportello bancario o postale dove il datore di lavoro abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento; d) emissione di un assegno consegnato direttamente al lavoratore o, in caso di suo comprovato impedimento, a un suo delegato. L’impedimento s’intende comprovato quando il delegato a ricevere il pagamento é il coniuge, il convivente o un familiare, in linea retta o collaterale, del lavoratore, purché di età non inferiore a sedici anni.

La violazione di tale norma comporta l’applicazione immediata di una sanzione amministrativa pecuniaria che va dai 1.000 ai 5.000 euro. Il successivo comma 912 sancisce che:

Per rapporto di lavoro, ai fini del comma 910, si intende ogni rapporto di lavoro subordinato di cui all’articolo 2094 del codice civile, indipendentemente dalle modalità di svolgimento della prestazione e dalla durata del rapporto, nonché ogni rapporto di lavoro originato da contratti di collaborazione coordinata e continuativa e dai contratti di lavoro instaurati in qualsiasi forma dalle cooperative con i propri soci ai sensi della legge 3 aprile 2001, n. 142. La firma apposta dal lavoratore sulla busta paga non costituisce prova dell’avvenuto pagamento della retribuzione.

Si tratta dunque di una svolta netta rispetto al passato. I vecchi compensi sportivi infatti potevano essere pagati in contanti purché rispettando la soglia massima di 999,99 euro, oltre la quale scattava l’obbligo di tracciabilità. I nuovi co.co.co. invece devono necessariamente essere saldati con mezzi tracciabili. I premi invece sconteranno una ritenuta d’imposta del 20% e fino a 999,99 euro potranno essere pagati in contanti.

Questo comporterà, di fatto, l’obbligo per i sodalizi sportivi di apertura di conto corrente. Dato che molti soggetti ne sono sprovvisti bisognerà provvedere al più presto, prima cioè di corrispondere i primi pagamenti post riforma.

Vincenzo D’Anzica

Dottore Commercialista e Revisore Contabile

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