
Le commissioni parlamentari deliberano una nuova indagine conoscitiva sul lavoro sportivo per valutare l’impatto delle nuove norme introdotte dalla Riforma dello Sport
Il 31 gennaio 2022, dopo circa un mese dalla notizia della proroga al 1 luglio 2023 dell’entrata in vigore della Riforma dello Sport, è stata deliberata dalla Commissione VII “Cultura, scienza e istruzione” e dalla Commissione XI “Lavoro pubblico e privato” un’indagine conoscitiva (il cui testo integrale è consultabile a questo indirizzo) sulle tematiche afferenti il lavoro sportivo:
Le Commissioni riunite VII (Cultura, scienza e istruzione) e XI (Lavoro pubblico e privato) ritengono utile svolgere un’indagine conoscitiva sulle tematiche afferenti al lavoro sportivo, per acquisire elementi di conoscenza più approfonditi sullo stato del comparto – anche a seguito dell’emergenza pandemica che lo ha fortemente penalizzato – nonché per verificare l’impatto su tale settore delle nuove norme introdotte dal decreto legislativo n. 36 del 2021, attuativo dell’articolo 5 della legge n. 89 del 2019.
Tra le principali criticità riscontrate:
- il rischio di creare un’ulteriore e preoccupante frammentazione contrattuale che potrebbe non condurre a una semplificazione del settore e potrebbe esporre le realtà associative, soprattutto minori, a forme di contestazione;
- la generazione di una serie di obblighi di legge derivati dalla contrattualizzazione del lavoro a cui il mondo sportivo dovrà conformarsi che implica una serie di costi che potrebbero risultare insostenibili per talune realtà associative o società sportive;
- l’assenza di tipizzazione delle diverse figure professionali potrebbe creare un mancato riconoscimento delle peculiarità di ciascuna di queste figure;
- l’abolizione del vincolo sportivo potrebbe non essere sostenibile da parte delle società sportive in un momento di particolare criticità quale quello che emerge a seguito della recente crisi pandemica;
- non trova corrispondenza nelle indicazioni del CCNL la previsione secondo cui le associazioni e le società sportive dilettantistiche possono esercitare attività diverse da quelle principali solo al ricorrere di determinate condizioni.
L’indagine, che comprenderà audizioni con il ministro dello sport, il ministro del lavoro e altri rappresentanti del mondo sportivo, dovrà concludersi entro il 30 aprile 2023.
Ciò cosa comporterà? Attualmente non è possibile ostentare certezze, ma si intravede all’orizzonte una nuova proroga, o addirittura l’annullamento o una profonda revisione delle norme che dovrebbero entrare in vigore il 1 luglio prossimo.
Vincenzo D’Anzica
Dottore Commercialista e Revisore Contabile