L’introduzione dell’Assegno Unico ha rivoluzionato il vecchio sistema delle detrazioni per i figli a carico, vediamo come

La più importante novità relativa ai dichiarativi 2023 per i redditi 2022, è l’introduzione dell’Assegno Unico poiché ha inglobato le vecchie detrazioni per i figli a carico a partire dal 1 marzo 2022. Tali detrazioni resteranno in vigore esclusivamente per i figli maggiori di 21 anni, ovvero quelli per i quali l’Assegno Unico non viene corrisposto.

Cosa cambia

In sintesi, dal 1 marzo 2022:

Di conseguenza, i figli over 21 non disabili che verranno considerati a carico:

La compilazione del quadro “Familiari a carico”

Proviamo a spiegarci con un esempio, immaginando un genitore con tre figli, di cui:

  1. un figlio nato a febbraio 2000 con più di 21 anni per l’intero 2022 e per cui spetta la detrazione per figli a carico per dodici mesi
  2. un figlio nato a gennaio 2019 che compie tre anni a gennaio 2022 e per cui ha diritto alla detrazione per figli a carico per i mesi di gennaio e febbraio e della maggiorazione per i figli minori di tre anni solo per solo gennaio
  3. un ultimo figlio nato a marzo 2022 per cui non spettano detrazioni per figli a carico in quanto già in vigore l’assegno unico nei suoi primi dieci mesi di vita

Si evince inoltre che sono state apportate due modifiche, ovvero:

Infine, è bene ricordare che per quanto riguarda le spese detraibili e deducibili dei figli a carico, l’Assegno Unico non ha influito in alcun modo e si potranno ancora indicare nella propria dichiarazione dei redditi.

Vincenzo D’Anzica

Dottore Commercialista e Revisore Contabile

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